Scrittore polacco. Fu educato dal padre che gli impose ogni sua volontà;
a diciassette anni fu mandato in Svizzera e visse quasi sempre all'estero. Ebbe
fervida amicizia per Juliusz Slovaski e per August Cieszkowski. Ritornò
poi a Parigi. Qui scrisse il romanzo
Agay Chan, firmato con lo pseudonimo
di
Poeta Anonimo della Polonia. Seguirono i due drammi che costituiscono
l'opera sua maggiore: la
Non divina commedia e
Iridione, dramma
della romanità decadente; quindi
I tre pensieri di Enrico Ligenza,
Legenda, e ultimo
Prealba, poemetto bellissimo, scritto a
consolazione degli esuli e condannati dall'oppressore. Una raccolta eccezionale
è quella delle lettere d'amore a Delfina Potocka (Parigi
1812-1859).